Cuore, dopo gli omega3 arrivano gli omega6: «Ma con moderazione»

Cuore, dopo gli omega3 arrivano gli omega6: «Ma con moderazione»

Non solo omega3: a essere in prima linea a battersi in favore di cuore e coronarie sane ci sono anche gli omega6, raddoppiando così il numero di acidi grassi buoni per l`organismo. Omega3 e omega6 sono due acidi grassi “essenziali”, come li definiscono i medici: “Sono cioè quegli acidi grassi – spiega a Salute24 Francesco Saverio Dioguardi, professore di Nutrizione Clinica del dipartimento di Medicina Interna dell`Università di Milano e membro del comitato scientifico dell`Associazione per la lotta alla trombosi (Alt) – senza i quali il nostro organismo non può sopravvivere, senza i quali, per dirla in poche parole, muoriamo”. Attenzione, però, alle quantità: “La differenza – spiega Dioguardi – la fa la quantità. Gli omega6, per svolgere le loro attività benefiche nei confronti di cuore e arterie, devono infatti essere assunti con moderazione. Se consumati in quantità eccessive, infatti, diventano nocivi”.

Antiossidanti. Come gli omega3, sono essenziali per un equilibrio nutrizionale dell`organismo umano, ma il corpo non ha la possibilità di produrli autonomamente, per cui devono essere introdotti attraverso l`alimentazione. Olio d`oliva, di semi di girasole o di arachidi: in tutti gli oli vegetali, e nella frutta secca, sono contenute grandi quantità di omega6, le cui proprietà benefiche sono state spiegate su Circulation, la rivista ufficiale dell`American Heart Association. Analogamente ai “parenti” più famosi omega3 – che si trovano principalmente in alcune specie di pesci come tonno, sgombro, salmone, merluzzo e aringhe – gli omega6 svolgono un ruolo cruciale per il mantenimento della buona salute del cuore e del cervello grazie alle loro proprietà antiossidanti, e sono fondamentali per una buona crescita e un buon sviluppo: ma, da soli, non sono un elisir di lunga vita. “Il segreto – spiega Dioguardi – è nell`equilibrio tra il consumo di omega3 e di omega6. Ed è ciò a cui si deve prestare particolare attenzione, dato che la nostra alimentazione tende a essere troppo povera di omega3 ed eccessivamente ricca di omega6”.

Quattro a uno. Oltre che negli oli vegetali che si utilizzano in cucina per il condimento a crudo e per la cottura dei cibi, gli omega6 sono infatti presenti anche in molti prodotti alimentari consumati quotidianamente, tra cui biscotti, snack dolci e salati preconfezionati, crackers, e in tutti quegli alimenti che tra gli ingredienti riportano la scritta “oli vegetali”. Gli omega3, al contrario, sono presenti prevalentemente in alcuni tipi di pesce, “per cui è molto più difficile introdurne la giusta quantità giornaliera”. Per bilanciare la quantità di omega6 assunta in una dieta media, spiega l`esperto, si dovrebbe consumare pesce 3 o 4 volte alla settimana, con un rapporto di 4 a 1: “Cioè ogni 4 grammi di omega6 assunti, ne servirebbe 1 di omega3 per bilanciare la dieta”. L`American Heart Association raccomanda, come obiettivo giornaliero, un consumo – che dipende dal livello di attività fisica, dall`età e dal sesso – che vada dal 5 al 10% di calorie da grassi acidi omega6.

La dieta per il cuore. Per evitare una iper-assunzione di omega6 si possono seguire alcune regole: 1) ridurre la quantità di olio utilizzata per cucinare e per condire a crudo i cibi; 2) alternare una cucina più gustosa con pasti preparati con cottura al vapore; 3) evitare burro e margarina o, comunque, preferire il burro; 4) seguire un`alimentazione varia e con condimenti sani, facendo spazio frutta a verdura, cereali integrali, carne magra, pollame, e pesce due volte a settimana.

[Fonte]