Sull’insalata, un filo sul pesce bollito, sulla bistecca o sulla verdura, e va bene anche sul pane: usare l’olio d’oliva nell’alimentazione quotidiana riduce del 41% per cento le probabilità di sviluppare un ictus. È quanto emerge da uno studio pubblicato su Neurology da un gruppo di studiosi dell’Institut National de la Santé et de la Recherche Médicale (INSERM, Francia).
Lo studio ha coinvolto 7625 persone dai 65 anni in su – che non avevano mai sofferto di patologie cardiovascolari e che non presentavano fattori di rischio – di cui sono state esaminate dieta, livello di attività fisica e peso. Nel corso dei 5 anni di osservazione 148 dei partecipanti hanno avuto un ictus: dopo aver aggiustato i risultati ottenuti in base ad altri elementi che possono contribuire allo sviluppo della patologia, tra cui l’alimentazione seguita – in particolare l’impiego di olio di oliva a crudo – l’attività fisica svolta e il peso corporeo, i ricercatori hanno dimostrato che, rispetto agli anziani che non avevano mai usato l’olio d’oliva, coloro che ne facevano un «uso intensivo» correvano un rischio del 41% più basso di sviluppare l’ictus. «Consumare l’olio d’oliva – spiega Cecilia Samieri, che ha condotto lo studio – sarebbe un modo economico e semplice per prevenire questa malattia, così diffusa negli anziani».
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