Olio extravergine, meglio se usato per condire a crudo

Olio extravergine, meglio se usato per condire a crudo

Contrasta la comparsa del cancro e di altre malattie, ma per sfruttarne tutti i benefici è meglio consumarlo a crudo: l’olio extravergine di oliva perde gran parte delle sue proprietà peculiari durante la cottura, qualunque sia il metodo di preparazione utilizzato. A svelarlo è uno studio pubblicato su Food Research International da un gruppo di ricercatori dell’Università di Porto (Portogallo). “Purtroppo diversi metodi di cottura, dalla comune friggitura, alla bollitura e alla cottura al microonde, modificano senza dubbio il profilo chimico dell’olio d’oliva”, precisano gli scienziati. La conseguenza pratica è la perdita dei composti fenolici e degli altri antiossidanti che conferiscono all’extravergine le sue proprietà salutari.

Questo fenomeno non comporta nessun rischio per la salute. Infatti dopo la cottura l’olio extravergine continua ad essere salutare almeno tanto quanto gli altri oli di origine vegetale. Tuttavia, sarebbe meglio utilizzarlo per condire le pietanze a crudo, preferendo oli d’oliva di qualità inferiore per le cotture. In alternativa è possibile aggiungere l’extravergine in padella solo poco alla volta, in modo che non si scaldi troppo e riesca a mantenere tutte le sue caratteristiche salutari.

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